Philomena, film troppo banale e popolare?
chi viaggia in prima classe non è detto che sia di prima classe!”
Ho visto Philomena, il film del regista inglese Stephen Frears tratto da una storia vera, simile a tante altre che riguardano migliaia di bambini, per lo più statunitensi, adottati da famiglie benestanti (dietro compensi ingenti ai conventi) in Irlanda nella seconda metà del ‘900.
E’, in realtà, la storia di una donna, Philomena appunto, che è punita, segregata, umiliata, violentata anche al momento del parto (il bambino si presenta in posizione podolica e lei rischia addirittura la pelle, ma per punirla non le danno neanche un antidolorifico) dalle suore del convento-collegio “Figlie del sacro cuore”, dove è giunta, rifiutata anche dal padre. Ed è punita perché ha peccato, si è data ad un ragazzo che lei ha conosciuto in un momento bello … e che le è sembrato così bello, come bello è stato il suo modo di abbracciarla. E’ punita, soprattutto, perché ha provato piacere in quello che ha fatto.